La storia del monte Terminillo affonda nella notte dei tempi, quando circa 200 milioni di anni fa il fondale marino del Mediterraneo emerse sotto la spinta della deriva dei continenti e formò la catena dell'Appennino. Il fondale marino di allora era composto da un gigantesco strato di calcare di origine biologica che si era depositato poco a poco. Gli Appennini infatti sono montagne calcaree e tutt'oggi non è difficile trovare al Terminillo fossili di conchiglie racchiusi nella roccia.

Il monte Terminillo rimase praticamente incontaminato dall'epoca dei dinosauri fino agli anni venti-trenta, quando il regime fascista decise di valorizzare turisticamente la zona. In altre parole la storia del Terminillo passa direttamente dall'era Mesozoica, all'era Fascista!

Il primo edificio del Terminillo fu costruito nella zona che verrà denominata Pian dei Valli, a poche decine di metri dall'Hotel Cavallino Bianco. Era un ridente edificio in legno, dipinto di verde, unico livello. I vandali gli appiccarono il fuoco negli anni settanta e purtroppo andò completamente distrutto.

Successivamente vennero costruiti alcuni alberghi e numerose deliziose villette che godevano del fresco della faggeta che ricopre i fianchi della montagna.
Tipica villetta del Terminillo.
Fu costruita negli anni 40. Fu anche costruita una funivia per raggiungere un'altitudine superiore a Pian dei Valli.

Durante gli anni 60 e 70 fu dato impulso al businness dello sci di massa, e vennero create numerose piste di sci tagliando indiscriminatamente la preziosa faggeta. Vennero anche creati alcuni impianti di risalita, brevi, lenti ed una quantità di orribili residence che hanno purtroppo sfigurato il centro di Pian dei Valli. Il grande afflusso di masse proletarie e contadine attratte dagli sport invernali ha purtroppo causato un notevole danno ambientale.

Solo pochi eroici fruitori rifiutarono la logica del consumismo e del turismo di massa, frequentando la località fuori stagione e trasformando le case in preziosi laboratori artistici e culturali. L'espressione della più raffinata gastronomia e della più spontanea sessualità trovarono così nuovi spazi, che divennero delle vere oasi del libero pensiero e dell'ampliamento della coscienza.

Durante gli anni 80 il Terminillo è stato incluso in un Parco Naturale Vincolato. La speculazione edilizia che per profitto avrebbe continuato la sitematica distruzione dell'ambiente naturale del Terminillo è stata così fermata o quantomeno rallentata.